Quando si arriva a Toronto, situata nella provincia dell’Ontario, non si può non rimanere stupiti dalla sua maestosità e modernità. Alti grattacieli si stagliano all’orizzonte e sicuramente rimane la città meno canadese di tutte e forse, anche per la sua posizione quasi al confine con gli Stati Uniti, assomiglia più ad una metropoli americana.
Toronto è la sua multiculturalità che, come un enorme puzzle, racchiude un’incredibile varietà di quartieri ognuno con una sua anima, caratteristica e atmosfera. Passeggiando per le strade delle varie zone, ci si rende subito conto della diversità di questi microcosmi culturali, che confluiscono tutti nel reticolato urbanistico della città come un enorme scacchiera.
Siccome i quartieri di Toronto sono troppo numerosi per poterli visitare tutti, specie per chi in città rimane solo pere qualche giorno, ho selezionato quelli che a mio avviso risultano i più interessanti e ricchi di personalità.

Indice articolo
- 1 Cabbagetown: un quartiere del cavolo
- 2 Distillery District: un ottimo esempio di archeologia industriale
- 3 Chinatown e Koreatown: i grandi quartieri asiatici di Toronto
- 4 Wellesley e Church: il villaggio arcobaleno
- 5 Financial District e Harbourfront: il centro finanziario che si affaccia sul lago Ontario
Cabbagetown: un quartiere del cavolo
Situato nella parte est della città, la storia di questo quartiere comincia nel 1840 quando migliaia di immigrati irlandesi si stabilirono qui, fuggiti dal loro paese d’origine a causa di una grave carestia.
Per via del terreno sabbioso, nei piccoli giardinetti delle case, si coltivarono cavoli che crebbero in abbondanza e dai quali i residenti trassero sostentamento economico oltre che alimentare, da qui il nome “cabbage” (cavolo in inglese); il quartiere venne associato così all’ortaggio.
Per molti anni la zona rimase appannaggio della classe operaia fino al 1930. La prima guerra mondiale ebbe un impatto devastante sul paese e durante la grande depressione, questo quartiere si impoverì e divenne un ghetto decadente per decenni.
Nel 1970 venne riportato al suo splendore attuale dovuto anche ai piani di restauro attuati sulle case e le architetture.
Cabbagetown rimane ancora uno dei luoghi dell’America del nord con la più alta concentrazione di abitazioni in stile vittoriano.

Camminando per le vie principali, quali Parliament st, Shelbourne st, Wellesley e Gerrard st con le sue case in mattoni rossi dai tetti a spiovente ornati da merletti, si può respirare un’aria molto borghese.


Oltre ad essere un quartiere residenziale comunque si possono trovare numerosi caffè e localini come il Salt and Tobacco un angolo d’Italia nel cuore del quartiere.
Distillery District: un ottimo esempio di archeologia industriale
Ammetto di essere un’amante del genere e sapere che ci sono zone dove vecchi edifici subiscono una riqualifica urbana, mi porta sempre a farci una tappa.
Il quartiere sorge su una vecchia distilleria di Whisky, la Gooderham and Worts costruita nel 1832. Nel tempo, il mercato dei distillati subì un declino e così venne chiusa nel 1990 anche se le maggiori distillerie in Canada comunque si trovano sempre in Ontario e in Quebec.
Il distretto è interamente pedonale, con vicoli acciottolati e conserva ben 44 diversi edifici originali, come il mulino a sette piani.


L’area è stata quindi rivitalizzata dalla presenza di caffè, ristoranti, gallerie d’arte, laboratori e negozi oltre ad essere la sede, nel periodo natalizio, di un bellissimo mercatino con artigianato a tema.

Per una pausa “dolce” consiglio la sosta nella fornita cioccolateria “Soma” dove si potrà assistere anche alla lavorazione di questa pregiata pasta, per ottenere tavolette, bevande, biscotti e chi più ne ha più ne metta, c’è proprio un retrobottega con laboratorio a vista.
Insomma, una passeggiata in questo bellissimo quartiere è d’obbligo, i canadesi sono ottimi estimatori dell’Archeologia industriale.
Chinatown e Koreatown: i grandi quartieri asiatici di Toronto
Di Chinatown in giro per il mondo ne ho viste parecchie, ma questa di Toronto è sicuramente la più frenetica e attiva di tutto il Nord America oltre che essere la più grande.
Ad ogni angolo il quartiere brulica di attività, ristoranti, negozi con alimenti tipici orientali e il continuo arrivo di popolazione cinese ha fatto espandere a dismisura l’area.
Situata lungo tutta la Spadina Av, nella parte ovest di Downtown (il fulcro attorno al quale ruota la città), ospita diversi gruppi etnici, la comunità è tanto dinamica ed è frequente la sensazione di trovarsi in Asia piuttosto che in Canada.


Un altro passo, qualche deviazione tra le insegne e i cartelli cambiano ( non che li sappia tradurre) ma all’improvviso ci si ritrova in Korea! Più di 50.000 Koreani infatti vivono in città e la maggior parte nell’area di Bloor st. Anche qui troviamo diverse attività, negozi e parrucchiere, tavole calde e botteghe tipiche.
A differenza di Chinatown, questo quartiere sembra più calmo e silenzioso. Anziani siedono nelle varie panchine per chiacchierare e signore ben vestite si tirano dietro carrelli della spesa. Se ci si ferma un attimo si assisterà ad una quotidianità insolita per essere in Nord America e Toronto è particolare proprio per questo, in un giorno sembra di visitare più paesi del mondo!


Wellesley e Church: il villaggio arcobaleno
Il quartiere è il fulcro dell’omosessualità di Toronto che si esprime con il colore e l’atmosfera sempre festosa. Chiamato anche “The Village”, questa zona è talmente sfacciata e surreale che sembra di essere approdati in un mondo parallelo.
Le case esprimono tutta la loro arte con murales, graffiti e bandiere appese rendendo la passeggiata piacevole e vivace.


Nel 2003 Toronto fu la prima città del Nord America a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso e il suo “pride festival”, che si tiene alla fine di giugno e che dura 10giorni, è il più grande del mondo.
La zona pullula di locali e luoghi d’ incontro, frequentati da persone orgogliose della loro omosessualità e vestite in modo eccentrico a volte, ma è questo il bello del quartiere dove anche le strisce pedonali diventano arcobaleni!
Financial District e Harbourfront: il centro finanziario che si affaccia sul lago Ontario
Le strade di questo quartiere combinano vecchio e nuovo, in un mix vibrante di stili. Sicuramente la zona più moderna, con diversi grattacieli specchiati ma nello stesso tempo edifici storici, vecchi teatri (sulla Younge st) e insegne che la fanno assomigliare anche un po’ ad una “Broadway canadese“.
Dunque vetro, acciaio, ma anche pietra e cemento..la Toronto che non dorme mai e per questo la fanno assomigliare ad una città americana come New York.


Con una piacevole passeggiata entro questo rettangolo di isolati, si potranno vedere diverse cose. La Nathan Phillips Square che cambia faccia a seconda delle stagioni, vi si pattina in inverno e si ascoltano concerti nelle sere d’estate, oltre ad esserci il mercato dei contadini ogni mercoledì di luglio e agosto.
Ancora, la piazza ospita il municipio, la borsa, le banche più importanti, il Toronto Eaton center che è il più grande centro commerciale della città con la sua cupola di vetro, la Hockey Hall of fame che percorre al suo interno la storia di questo sport nazionale, la stazione ferroviaria e l’Air Canada center.
Una zona molto concentrata dove sono più i momenti in cui si guarda con il naso all’insù piuttosto che ad altezza occhi.
L’Harbourfront, sul lago Ontario, è una bellissima area per passeggiare dopo aver assorbito lo stress di una città così grande come Toronto, un luogo di svago e incontri colmo di barche ormeggiate al molo, con gabbiani che volano leggiadri e cafe rilassanti.

Infine il mio ultimo consiglio è quello di non utilizzare la macchina in centro, per non rimanere imbottigliati nel traffico intenso, ma di usare i mezzi pubblici che sono efficienti, ramificati e che prendono il nome di TTC.
Buona Toronto a tutti!
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