Sembra un titolo da notiziario o da programma tv sui misteri, di fatto, anche dentro a Mutrah, la famosa zona di Muscat dove si trova il souq, c’è un borgo segreto e direi quasi inaccessibile.
Un visitatore, che si trova a Muscat un solo giorno, è inevitabile che non visiti quest’area. E’ da qui che parte il mio itinerario lungo la costa con tappe, visite e suggerimenti.

Sicuramente, è una delle zone più interessanti a livello architettonico e viene chiamata “Corniche” ovvero la passeggiata panoramica lungo la costa con il suo porto. È proprio in questa parte di Muscat che si cela un villaggio misterioso.
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Mutrah
Mutrah dunque si estende lungo questa piacevole cornice orlata di case con balconcini, finestre arabeggianti e un’atmosfera da antica città. Proseguendo, si arriva al suo meraviglioso forte, che già spicca da lontano, essendo costruito su un promontorio roccioso. Da qui, si può assistere ad un bel panorama, dalle case pastello dietro, addossate le une alle altre, al largo della costa con le navi di passaggio.


Il forte fa parte dei luoghi elencati in cui si può vedere Muscat dall’alto, i migliori spot, ma neanche da qui comunque riuscireste a scorgere quello che si cela dietro il villaggio segreto dentro Mutrah.
Mutrah era una volta il cuore del centro commerciale dell’Impero omanita, qui arrivavano vascelli e navi con i loro carichi preziosi dalla Cina, India, Persia e Africa. Ad accogliere queste merci, c’erano mercanti di questa zona costiera e tra i commercianti più abili di Muttrah i Lawatiya.
Ma chi erano questi Lawatia?
La tribù di mercanti
Al-Lawatia (sing. Lawati) è una tribù di mercanti che ha le sue origini nella provincia del Sindh del Pakistan. Furono anche viaggiatori attraverso il mondo, per commerciare beni e prodotti, infine, si stabilirono in alcuni paesi per sorvegliare meglio le loro attività.

Si dice che la prima menzione storica dei Lawatia a Muscat, sia stata fatta dallo storico dell’Oman Ibn Ruzayq, che disse che i notabili della comunità accolsero il primo sovrano della dinastia Al Said al suo arrivo nel 1740. Almeno una famiglia di questa tribù, può essere documentata attraverso fonti britanniche come esistente in Oman dal 1700, in stretto rapporto con la corona britannica.
Dunque per secoli, i Lawatia hanno vissuto in un quartiere murato, appunto Sur Al Lawatia, (Sur significa recinto) che è adiacente al souq di Mutrah. Il Sur quindi ha guadagnato una reputazione nel corso degli anni come ‘città proibita’ dell’Oman perché solo i membri della tribù Lawatia furono autorizzati ad entrare.

Hanno lavorato nel commercio del franchincenso, la resina famosa dell’Oman, nei gioielli, nell’abbigliamento, nonché nel commercio generale. La comunità continua ancora oggi ad occupare il quartiere chiuso dentro Mutrah, recintato da mura e da gate di ingresso veri e propri.
Il borgo segreto
Il quartiere di Sur Al Lawatia, vanta ancora case attraenti con particolari architettoni unici, balconcini di legno, finestre traforate e una grande moschea conosciuta come Al-Rasul Al-Aadam Mosque in riferimento a Mohammed, che è forse la moschea più fotografata a Muscat, insieme alla Grande Moschea Sultan Qaboos, con la differenza che nella prima sciita non si può entrare, nella seconda ibadita (altro ramo dell’Islam) sì.

Il Sur al Lawatia, ha visto un importante esodo negli ultimi decenni e molti si sono trasferiti in quartieri più moderni di Muscat a causa di un crescente sviluppo, la disponibilità di strutture e l’aumento della ricchezza della comunità. Poi, molti di loro, andarono a vivere in altre parti del Golfo quindi Qatar, Emirati, Kuwait, Bahrein.
Si ritiene comunque che i Lawatia viaggiarono in Oman molti anni fa apparendo nel paese già nel 1600. Oggi se ne contano circa 30.000.
Religione
Questo il nodo centrale, il fatto che il quartiere sia così blindato, ha radici antiche strettamente legate anche alla religione o meglio alla corrente dell’Islam che decisero di seguire.
La storia ci dice che ad un certo punto c’erano sciiti musulmani in vari rami. I Lawatia scelsero di seguire l’islam sciita dodicesimo, questa nuova via, adottata, crebbe all’interno della tribù Lawatia dando spazio a degli attriti perché appunto le differenze di dottrine non vennero accettate.


Quindi, alcuni si ritirarono, mentre altri si staccarono dalla comunità maggioritaria e appunto emigrarono. Tuttavia, a Muscat, la maggior parte dei Lawatia attuali sono noti per essere musulmani sciiti dei dodici Imam; vestono anche diversamente a volte, di nero in alcune occasioni; hanno ricorrenze proprie, portano la barba e le vesti in modo distinto, sebbene solo un occhio esperto può riconoscere e infine parlano anche una lingua caratteristica, il Khojki, oltre all’arabo naturalmente.
L’evoluzione del quartiere
Mentre le sue dimore sontuose e i disegni arabeschi mostravano la loro prosperità, dei mercanti più ricchi dell’Oman, la chiusura permanente delle porte del villaggio di Sur Al Lawatia ne fece un mondo separato.
Nessuno in realtà sa perché il quartiere murato è stato chiuso così a lungo. Alcuni ricercatori dicono che, essendo una piccola comunità sciita, i Lawatia preferivano isolarsi, altri danno una ragione molto più pratica ovvero che era quella di consentire alle loro donne di muoversi nel loro quartiere libere e senza velo.


Si pensa comunque che il quartiere fosse originariamente il sito di una guarnigione portoghese, costruita in un momento in cui il loro impero coloniale investì l’Oman e dove risiedettero per un secolo.
Infatti, oggi, si sentiranno alcune guide raccontare che si tratta di case portoghesi. In effetti potrebbe essere corretto, perché i portoghesi si pensa che avessero originariamente fondato l’insediamento, ma poi, dopo la loro espulsione, l’area venne data alla comunità dei Lawatia.

Come è oggi il borgo segreto dentro Mutrah
L’isolamento del Sur Al Lawatia, ha stimolato l’immaginazione di molti viaggiatori.
Oggi le sue porte potrebbero essere aperte, ma gli stranieri non sono ancora i benvenuti dai residenti un segno sui portoni di legno, inibiscono la visita. Perché questo, rimane sconosciuto, proprio come le origini del quartiere murato, anche se gli studiosi continuano ad approfondire e a fare ricerche.

I viaggiatori, che camminano sulla Corniche, rimarranno senza dubbio affascinati dai potenziali segreti nascosti all’interno, ma l’architettura che si vede da fuori compenserà la curiosità.
Si tratta di bellissime case pastello, alcune con finestre e porte azzurre, altre con piccoli balconcini di legno lavorati, in fila Non tutte sono più abitate e purtroppo alcune sono state abbandonate a sé senza alcun interesse, neanche nel venderle.
Oggi, chi porta questo cognome tribale ha già detto tutto sulla sua provenienza di generazione in generazione. Tutt’ora detengono affari milionari, si tratta di persone benestanti e rispettose oltre al fatto che rivestono ruoli di spicco in città.
È da menzionare che la prima ambasciatrice dell’Oman fu Khadijah bint Hassan al-Lawati, una donna Lawati nominata nei Paesi Bassi nel 1999.
E ancora ministri, imprenditori di compagnie petrolifere e gas, amministratori delegati di importanti società di consulenza e gestione patrimoniale nel sultanato dell’Oman, investitori, immobiliaristi, dottori e bancari.

Insomma, avete capito l’importanza. Purtroppo però nessuno sembra essere interessato a dare nuova luce o sviluppo al quartiere segreto dentro Mutrah. Ci sono delle proprietà da sogno, che trasformate, potrebbero essere bellissimi alberghi diffusi, boutique hotel, strutture di charme.
Io stessa sogno ogni volta che cammino qui; avrei già individuato quale trasformare in un elegante b&b, con le inferriate azzurre che brillano alle prime luci dell’alba.
Avrei già scelto anche il nome, ma al momento, aspetto di entrare almeno, ma voi, ci soggiornereste mai in una mia guest house di design?
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