Chiudete gli occhi e pensate a Dubai, cosa vedete?
Sicuramente la vostra immaginazione è da correggere. E’ vero, ci sono grattacieli, il Burj Khalifa è il più alto del mondo con i suoi 829 m.
Ci sono i mall, sicuramente, il Dubai Mall è il più grande ed esteso centro commerciale del mondo, con i suoi 1200 negozi.
C’è la pista da sci finta, creata all’interno di un palazzetto dello sport e insomma a Dubai ci sono tante altre stravaganze.

In pochi però l’associano all’arte ed è un vero peccato, perché Dubai si è affacciata sulla scena artistica con le migliori intenzioni, ormai da diversi anni e ha creato parecchi poli artistici e culturali che sono il luogo di incontro di nuovi stimoli.
Ovviamente i soldi non mancano e non mancano neanche mecenati d’arte , collezionisti, designer, quindi gallerie d’arte e musei, prevalentemente d’arte contemporanea.
Sono questi nuovi distretti ad aver ampliato l’offerta intellettuale di Dubai e devo dire che mi hanno sorpreso.
Quindi perché non sviluppare un itinerario della città alternativo, incentrato sull’arte ma anche sul divertimento nei quartieri dedicati?
Indice articolo
Dubai alternativa: Alserkal Avenue
AlSerkal Avenue è una di quelle zone belle, come piacciono a me, nate con uno scopo ma che poi si sono “reinventate” ad essere altro.
Fondata nel 2007 dalla mente visionaria di Abdelmonem Bin Eisa Alserkal, sull’area industriale di Al Quoz, qui i magazzini e i capannoni in disuso sono stati convertiti in gallerie d’arte e spazi espositivi per installazioni, sperimentazioni e luoghi di crescita, sono circa 70 in totale insieme a laboratori , café e negozi concettuali.

A voler approfondire, ci si può stare anche una giornata intera.
C’è addirittura un capannone che si chiama “Nostalgia”. Qui, si recuperano vecchie auto d’epoca e le restaurano come nuove. Attività nata dalla passione di Mazin Al Khatib, un ex bancario che iniziò a collezionare macchine dal 2004.
Poi ancora, c’è un cinema d’essai Akil, che propone film indipendenti e dove attori locali si incontrano per confrontarsi e discutere con il pubblico.


Ho amato tantissimo il café 100% vegetale Wild & Moon, sembra di entrare in una serra. Il design è davvero molto bello, l’atmosfera, tutto verde ma nello stesso tempo colorato, con diverse boccette impilate che contengono succhi organici fatti di radici, piante e tutto ciò che madre natura offre, davvero un ambiente particolare.



Del resto, si tratta di un complesso che si estende appunto su 500.000 mq, una sorta di griglia con vie sulle quali si affacciano i vari magazzini. Ci sono mostre d’arte contemporanea che cambiano continuamente e poi un grande spazio centrale (la piazza) con sacchi/poltrone e sedute dove rilassarsi, mentre diffusori trasmettono musica.

Ad ultimo ci sono anche dei mercatini interni con diversi shop. Ad esempio c’è Zerzura, un negozio su un soppalco che vende libri rari, dove ho trovato una copia della prima edizione di Sabbie Arabe, di Wilfred Thesiger, alla modica cifra di 600€ circa.
Dubai alternativa: La mer
Cambiamo totalmente genere. Sorto sul posto della Jumeirah Open Beach, quindi sul mare come dice anche già il nome, è un piccolo paradiso che neanche mi ha fatto sentire a Dubai per un momento.
Inaugurato nel 2017,si tratta di un distretto dall’estetica industriale, con murales e quindi street art e tanti shop e ristoranti. Un ottimo rifugio dal caos del traffico che per certi versi ti fa sentire ancora di più un vacanza.



Il lungomare si sviluppa su una passeggiata di 3 km, forse la più colorata di Dubai. Tanti i localini con diverse tipologie di cucine. Dalla pizza, ai piatti turchi, agli hamburger.
Camminando più internamente, le ambientazioni ricreate ti fanno sentire come essere in un qualche quartiere di Londra, con gli edifici in mattoncini bordeaux.
La spiaggia è molto bella e piena di servizi e attività, quali:
- Sup
- Pedalo
- Kajak
- Water Step Bike
- Gonfiabili
- Gite in barca
- Jet Ski & Jet Ski Tours
- Tavola volante attaccata a tubi che ti sospendono in aria
Inoltre si possono noleggiare lettini ed ombrelloni per passare un indimenticabile giornata di mare con sullo sfondo i grattacieli di downtown.
Il mio consiglio è quello di arrivare in tardo pomeriggio, fare la passeggiata e poi godersi il tramonto, sorseggiare un succo e per cena scegliere uno dei tanti ristoranti con i tavoli fuori.
(Aggiornamento: da novembre 2022 purtroppo il quartiere di La Mer è stato demolito)
Dubai alternativa: Al Seef Cultural district
Indubbiamente il mio distretto preferito. Si tratta di un luogo nuovo, lanciato nel 2018 ma che comunque è stato ricostruito rendendo omaggio alla vecchia Dubai sopra alla quale sorge in effetti. Meglio, è la prosecuzione di Bastakiya, lo storico quartiere e si può dire l’inizio di tutto.

Nei primi anni del XX sec infatti, la vita di Dubai era incentrata attorno al Creek, il fiume che divide Deira da Bur Dubai.
Questa zona, è stata cruciale nello sviluppo della città proprio perché grazie a questa insenatura naturale, si è sviluppato il commercio che ha dato vita quindi al nucleo d’origine di Dubai che da qui poi si è allargata.
L’area è divisa in due zone, una più moderna lungo il canale con ristoranti e una lunga, riposante passeggiata e una più “storica” o meglio con architettura che ha cercato di mantenere lo stile del tempo, tra una torre del vento e l’altra.


Qui, una famosa catena Hilton, ha pensato bene di investire in un bellissimo progetto, creando così un hotel diffuso con camere divise nei vari edifici che sembra una piccola cittadella.
Ovviamente non mancano “concept store” che vendono diversi articoli, dagli accessori all’abbigliamento, dalle fragranze arabe agli oggetti di arredamento. Il mio preferito sicuramente un negozio di antiquariato dove si trovano pezzi unici.
Tanti i ristoranti con diverse cucine, dal libanese all’arabo rivisitato e anche caffetterie internazionali come l’immancabile Starbucks che qui è perfettamente integrata con il resto, anzi sembra che neanche voglia fare sapere di esserci.


Camminare nel distretto culturale di Al Seef, fa quasi dimenticare di essere in una metropoli ultra moderna e futuristica come Dubai. L’aria è piacevole e calma e consiglio una passeggiata al tramonto con il canto del muezzin che fa da sfondo.
Dubai alternativa: Dubai design district (d3)
L’ultimo quartier generale dell’arte a Dubai. In questa zona, appena dietro Business Bay, oltre il Dubai Canal è sorta una “mecca” di marchi internazionali di design.
Qui si cammina attraverso nuovi edifici all’avanguardia, tra installazioni d’arte e ristoranti. Si tratta principalmente di negozi e showroom, il più grande distretto di design della regione che ospita i più importanti marchi globali, regionali e locali nell’industria dell’arte, del design e della moda.
Nello stesso tempo ci sono uffici con viste e studi attraenti per far vivere attivamente anche esperienze culinarie autentiche e boutique di stile di vita ;D3 è il principale hub di design della regione che ha qualcosa per tutti, dalle famiglie ai semplici appassionati, dagli artisti a chi come me trova piacevole passeggiare respirando atmosfera culturale e intellettuale.


Qui menti provenienti da tutto il mondo si uniscono per creare nuove idee in quella che è indubbiamente la città del futuro e oltre.
A volte ci sono anche mostre d’arte allestite all’interno degli spazi o eventi culturali con stand e incontri. Se volete vedere il calendario ricco di appuntamenti, cliccate qui https://dubaidesigndistrict.com/
Dubai alternativa: Dubai Marina Creek
Ancora non può competere con la “vecchia” e più conosciuta Marina di Dubai, ma la città si sta spalmando e allargando sempre più verso il deserto. Quindi, seguendo il corso dei Dubai Canal si sono organizzate altre zone ludiche con marine o altri punti di attracco per yacht e barche private ma anche dhow turistici per escursioni.


Piacevolmente sorpresa di questa nuova parte di Dubai, consiglio di passarci il tramonto.
Fa da cornice in lontananza lo skyline della città, con Downtown Dubai che sempra si infuochi quest’ora.
Il sole si abbassa dietro la silhouette del grattacielo più alto al mondo, il Burj Khalifa.

Il sottofondo musicale, la promenade davvero piacevole e le installazioni colorate qua e là rendono il luogo molto rilassante, chilly e prettamente instagrammabile.
Ci sono sottopassaggi abbelliti con fenicotteri rosa giganti, alberi artistici e sedute avveneristiche dove godersi il panorama. C’è anche un faro e fontane che si alzano e si abbassano ritmicamente e l’immancabile scritta “Dubai Creek Harbour” per scattare qualche bella foto con la metropoli che lentamente si accende man mano che arriva la sera.

Non mancano ristorantini , caffè e luoghi di incontro.
In conclusione, a Dubai non ci si stanca, è la New York del Medio Oriente che non finisce mai di stupire. Sempre in divenire e sempre più proiettata verso panoramici artistici contemporanei da fare invidia al mondo occidentale.
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