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Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica

La maggior parte delle persone che organizzano un viaggio in Sudafrica, inseriscono per prima cosa Cape Town e tutte le sue meraviglie. Durban, viene spesso denigrata o non le si dedica il tempo necessario.
Se vi state chiedendo cosa fare e vedere a Durban, continuando la lettura, troverete diversi spunti interessanti.

Si trova nello stato del Kwa Zulu-Natal, opposto al Western Cape dove sorge Cape Town appunto.
È un territorio verdissimo con montagne, cascate, paludi, dolci colline rigogliose, ma anche un litorale ruggente, forse il più selvaggio di tutto il Sudafrica.

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Kwa Zulu- Natal e le dolci colline

L’Oceano Indiano accarezza le coste di questa regione che è la patria dell’etnia Zulu, una tribù di guerrieri che ha dominato la zona fino alla fine del XIX, poi sottomessa ai Britannici.

Il clima, con piogge abbondanti e sole perenne, ha creato le giuste condizioni per le piantagioni di canna da zucchero ed è proprio questa industria fiorente che ha richiamato manodopera a basso costo. Così, nel 1860, il governo coloniale inglese inviò 150 mila immigrati indiani. Dopo la fine dei loro contratti, più della metà decise di rimanere in città e così a Durban si trova la più grande comunità indiana fuori dall’India.

Durban rimane un’ottima base per visitare tutto ciò che lo stato ha da offrire.
Nel Kwa Zulu-Natal sorge una delle riserve faunistiche più belle e antiche di tutto il paese, lo Hluhluwe-Imfolozi e l’Isimangaliso Wetland Park.
Quest’area protetta è ricca di biodiversità oltre ad essere stato il primo sito Patrimonio UNESCO del Sudafrica.

LA CITTÀ

Durban non è semplice da capire a primo impatto, ha una storia travagliata fatta di rappresaglie britanniche, boere, sui diversi gruppi etnici. Agli inizi del ‘900 divenne un’importante città industriale con il porto più grande del continente.

Durante l’apartheid, la politica di segregazione (1948 – 1994), Durban era la località balneare dei bianchi sudafricani provenienti dalle ricche famiglie di Johannesburg.
Negli stessi anni ci furono parecchi movimenti anti-apartheid con attentati e proteste, anche violente.

Durban cartina - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
Cartina Durban

Il centro di Durban si sviluppa attorno a quello che fu il nucleo di fondazione da parte dei primi coloni bianchi. Il cuore storico coincide con Francis Farewell Square, la piazza principale sulla quale si affacciano edifici coloniali, vittoriani e in stile neobarocco.

In questo reticolo urbano, si trova anche il quartiere indiano, i mercati e i musei.
Scendendo verso sud-est , si arriva al mare, dove la spiaggia lunghissima e a perdita d’occhio, è il fulcro di numerose attività sportive e ludiche.

In posizione arretrata e collinare, si trovano i quartieri più ricercati della città, Berea, Essenwood, Morningside, Windermere, Greyville. L’altra Durban, quella dei bianchi che vivono nelle loro bellissime case patinate con piscine e giardini esotici.

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La ricca Durban delle ville con piscina vista da Google Map
Essenwood 900x1200 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
Essenwood, Durban

A Durban purtroppo è ancora piuttosto netta la separazione di razza e anche il gap economico e sociale. Ville confinate dietro ad alti muri e filo spinato, si alternano a baraccopoli e a ghetti poverissimi.

Le cose da fare e vedere a Durban sono parecchie, quindi prendetevi due o tre giorni pieni per viverle in modo più approfondito.
Inutile consigliarvi di non girare a piedi. Ci sono molte zone non sicure, soprattutto con macchina fotografica o cellulare alla mano.

Vi suggerisco di usare i comodissimi Uber, i taxi o ancora meglio il bus a due piani che fa il giro turistico della città, spiegando le attrazioni e le architetture.

Il Ricksha Bus City Tour Experience, dura 3 orette ed è davvero esaustivo toccando tutti i quartieri, dal lungomare alle colline panoramiche. Da lontano si vede anche la casa del presidente del Sudafrica quando sta a Durban.

Il tour è programmato tutti i giorni, con due partenze giornaliere, una al mattino e una al pomeriggio. Prezzo R100 (5€)

Bus turistico Durban 900x1200 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
Biglietto del bus turistico di Durban.

MUSEI, ATTRAZIONI, ARCHITETTURE

Durban è una città moderna, sportiva ed elegante, che racchiude in sé un’anima indiana che si muove al ritmo africano. Ho assaporato l’Africa in Sudafrica, ha un centro cosmopolita che però brulica di “indigeno”.

Camminando per le vie, emergono reminiscenze coloniali dell’epoca, architetture che ricordano la vecchia Inghilterra ma anche profumi di spezie orientali che impregnano l’aria.

COSA FARE E VEDERE A DURBAN

ART DECO

Se siete amanti dello stile, Durban non vi deluderà. Sono infatti molti gli edifici in Art Deco costruiti tra il 1930 e il 1940 che presentano le stesse caratteristiche, colori pastello, forme geometriche e motivi decorativi.

Nel 1999, per la ricchezza del patrimonio architettonico in Art Deco e per il volere di un piccolo gruppo di appassionati, venne istituita una società, la Durban Art Deco Society, dove si incoraggiano progetti per valorizzarlo. Organizzano tour tematici a piedi o in macchina attraverso le zone della città. Inoltre, alcuni palazzi sono visitabili anche all’interno.

Se preferite vederli per i fatti vostri, passeggiando sul lungomare, avrete già diversi esempi, come il casinò e numerosi hotel e grattacieli. Durban conta più di 100 edifici in art Deco e la stessa società menzionata sopra (DADS), ha realizzato anche una guida con una mappa per localizzarli. Sembra quasi di camminare a Miami.

LUNGOMARE

Si tratta di una lunga striscia di litorale, lunga 6 km che va dal fiume Umgeni a nord a The Point a sud. Quest’area è conosciuta con il nome di “Golden Mile” o Miglio d’oro. Dopo i mondiali di calcio del 2010, è stato fatto un restyling e molti edifici sono stati messi a posto.

Durban e il lungomare 1200x900 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
Durban e il suo lungomare

Qui si trovano le catene degli hotel principali, grattacieli, ristorantini, caffè e i pontili da cui i surfisti si tuffano in mare aperto per cavalcare onde impressionanti. A determinate distanze, si trovano anche i bagnini che controllano la spiaggia e i bagnanti, visto che comunque il mare è spesso molto mosso.

La nuova promenade quindi, corre di fianco al mare, dove si alternano tavole calde, centri commerciali, negozi per il noleggio di surf e attrazioni kitsch come l‘uShaka Marine World, che può essere assimilato ai nostri parchi acquatici con piscine, scivoli d’acqua e un enorme acquario che io per etica ho volontariamente snobbato.

  • Cosa vedere a Durban. Lungomare 1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
  • Cosa vedere a Durban.Hotel  1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
  • Lungomare di Durban 1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica

Sempre lungo questo percorso, ci sono numerosi ragazzi che fanno castelli di sabbia e altri soggetti.
È un luogo molto vivo e giovane ma fate attenzione ai borseggiatori. La polizia è sempre presente e sono state installate anche delle telecamere, ma è meglio non portarsi oggetti di valore dietro, specialmente se si decide di stendere un telo e fare il bagno.

Un’ottima segnaletica indica i nomi delle varie spiagge. In alcune di queste sono disponibili ombrelloni, sedie ed altri servizi.

STADIO MABHIDA

Il Moses Mabhida Stadium, nuovo di pacca (voluto nel 2010 per la Coppa del Mondo di calcio), è motivo di orgoglio per gli abitanti di Durban.

Sembra un enorme cesto bianco, che riflette il sole. Contiene fino a 70.000 spettatori e il pennone alto che lo racchiude, si è ispirato al simbolo “Y” della bandiera sudafricana. Da una parte dello stadio, parte la SKY CAR, un trenino trasparente che sale sulla cima e lascia i visitatori sulla piattaforma panoramica, con una meravigliosa vista sulla città e sul mare.
L’alternativa è quella di salire i 550 gradini e poi volendo, ci si può anche buttare con l’elastico.

Ovviamente l’interno è visitabile con un tour guidato che parte ad orari prestabiliti e per gruppi di massimo 20 persone. Dura circa un’oretta e si cammina anche sull’erba del campo da gioco, gli spogliatoi, le tribune e infine si visita anche la suite presidenziale, dove appunto il Capo di Stato si posiziona per vedere gli eventi.
Ingresso R60 (3,5€).

CENTRO STORICO

In questa zona, consiglio di girare con criterio e particolare attenzione. Il centro cittadino ruota attorno al City Hall, il vecchio municipio in stile neobarocco edoardiano costruito nel 1910, davanti alla piazza principale. Al suo interno si trovano un museo di scienze naturali e al piano superiore una collezione di arte sudafricana.

Se avete un’oretta di tempo però, visitate l’Old Courthouse Museum, che fu il primo edificio di Durban, del 1866, eretto come palazzo di giustizia. Ora ospita un interessante museo sulla storia coloniale della provincia del Natal e quindi sui diversi personaggi che si sono susseguiti qui.

Le ricostruzioni delle vecchie botteghe con le varie ambientazioni, devo dire che fanno sempre molta presa su di me e mi lascio coinvolgere.

Spostandosi verso ovest invece, il centro cittadino riserva parecchie sorprese. Il Victoria Market è stracolmo di spezie, caffè, cibi asiatici e artigianato. Attiva e intraprendente, è qui, nel quartiere indiano, che si incontra la comunità più interessante della città.

In alcuni punti sembra di essere a Nuova Delhi, tra Bazar, Moschee, templi Hindu e vie che brulicano di commercianti. Un’anima autentica, di una cultura che negli anni è rimasta pressoché intatta.

Oltre a questo poi c’è un intrico di vie che pulsano di vita africana.
Mercanti agli angoli degli incroci che vendono frutta e verdura, folle di persone che camminano sui marciapiedi, clacson di auto, pulmini condivisi dalla musica altissima, che fanno lo slalom tra i passanti e aprono il portellone per far salire e scendere passeggeri, quando meno te l’aspetti.
Durban è un intrigante microcosmo etnico, dove le vie, nel 2007 hanno cambiato nome per riflettere al meglio il nuovo equilibrio culturale.

Per le vie di Durban 1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
Passeggiando per Durban.

GIARDINI BOTANICI

Non so voi, ma se in una città ci sono dei giardini botanici, non posso non visitarli. È più forte di me, forse per fuggire al trambusto cittadino, ma anche per osservare l’organizzazione e l’importanza che danno al verde e alle piante.

Quello di Durban devo dire che mi ha sorpresa, non mi aspettavo così tanta cura!
Sono nati nel 1850 e addirittura sono anche i più antichi di tutta l’Africa con delle Jacarande vecchissime. Racchiude circa 150 mila specie. Alberi africani, americani, asiatici attorniati da fiori multicolore.

Molto carini i piccoli gazebo che spuntano qua e là, in particolare sul laghetto pieno di ninfee.

BEREA E CAMPBELL COLLECTION

Sicuramente la zona più ambita. Qui si trovano ville e case con giardini all’inglese. La vista sul porto e sul mare è mozzafiato.
L’arteria principale che attraversa il sobborgo è costellata di locali alla moda e negozi ricercati.
Su Florida Road, sorgono case in stile coloniale ma anche café e ristoranti.

Ville a Berea 1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
Case in stile coloniale Durban 1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica

Sicuramente, è l’area di Durban dove mi sono sentita più libera di girare a piedi, senza il timore di essere avvicinata. Da donna che viaggia spesso da sola, in Sudafrica, è importante.
Inoltre, accanto a quasi tutte le proprietà, ci sono guardiole con poliziotti o uomini della sicurezza. Quindi, l’unico pericolo che potete correre qui è quello di essere investiti da una Ferrari o da una Porsche che sfrecciano sugli ampi viali alberati.

Molto belli i diversi parchetti urbani dove, soprattutto al tramonto, fanno Yoga o ginnastica. Non mancano i luoghi di ritrovo per varie attività ricreative.

Ad Essenwood si trova a mio avviso una delle più belle case coloniali, ora museo, visitabile su prenotazione. La proprietà, che si chiama Muckleneuck, era una magione del magnate dello zucchero del Natal, Sir Marshall Campbell e racchiude delle collezioni molto preziose sulla cultura Zulu.

Lo stile neocoloniale, bianco come doveva essere, corredato di alti pignoni arzigogolati, rimanda all’epoca che fu. Gli oggetti sono stati collezionati dalla figlia di Campbell e il museo è ora gestito dall’università del KwaZulu-Natal.

La raccolta, comprende gli archivi con i materiali delle prime esplorazioni in Africa, il mobilio e gli arredi originali in legno, numerosi dipinti e infine oggetti e costumi tradizionali delle popolazioni native.

KWAMUHLE MUSEUM

Questo edificio era un tempo il quartiere generale dell’amministrazione bantu, dove venne concepita la segregazione razziale urbana e il triste capitolo della storia dell’apartheid.

Kwa muhle in lingua Zulu significa “il posto buono” e rimanda al nome del primo dirigente, Mr Marwick che salvò più di 8000 Zulu durante la guerra anglo-boera, scortandoli fuori Johannesburg dopo averli negoziati.

Kwamuhle museum, come tutti gli altri musei dell’apartheid in Sudafrica, commemora, con un percorso espositivo struggente e toccante, l’annullamento della dignità degli uomini di colore durante il regime. In questo periodo, proprio qui, il ministero degli affari, emetteva i passaporti per i neri, così da monitorare i loro movimenti all’interno del territorio, ai quali comunque era negata ogni sorta di libertà.

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Museo dell’apartheid. Esterno

Numerosi i documenti e le testimonianze, come i cartelli che venivano appesi nei pressi delle attività, degli uffici, ma anche le panchine, che appunto riportavano la dicitura “solo per bianchi“.

L’assurdità della politica che il governo del momento permetteva, e quindi anche lo spostamento forzato della gente di colore nelle township, è tutta racchiusa qui.

Il museo è piccolo ma ricco di pannelli esplicativi, video installazioni, interviste e materiale da visionare.

SUGGERIMENTI PER LA VISITA A DURBAN

Come già affrontato sopra, Durban non è una città semplice a primo impatto. È molto strutturata e nascosta dietro le disparità, le diverse culture presenti, la geografia, la storia.

  • Affidatevi ad un tour offerto dallufficio turistico, anche consultando il sito. Nella loro programmazione trovate escursioni a piedi, in Segway, in bus, anche nelle township delle periferie.
  • Prendete in considerazione l’idea di noleggiare un risciò con conducente, che fa la spola lungo il “Golden Mile”. Un modo diverso per esplorare il lungomare a bordo di mezzi coloratissimi che appunto si distinguono per le decorazioni Zulu.
risciò a Durban 1200x797 - Cosa fare e vedere a Durban, la città indiana del Sudafrica
  • Non potete visitare il quartiere indiano senza aver acquistato almeno una spezia esotica dal nome originale come “lo sterminatore della suocera” o ” il barbeque della luna di miele”, ma tenete pronto il numero dei vigili del fuoco. E poi assaggiate il Bunny Chow”, il panino al curry tipico della zona.
  • Se visitate Durban in luglio, ricordatevi che c’è il Festival del cinema. Una manifestazione che proietta più di 250 film in 10 giorni.
  • Attenzione alla “caravella portoghese” mentre camminate in spiaggia. Assomiglia a una medusa ma è un celenterato tossico pieno di gas, il cui tocco può essere mortale.
  • Scegliete di pernottare nei quartieri di Essenwood, Morningside e Greyville. Lontani dal mare ma con una vista al tramonto stupefacente e ci guadagnerete anche in sicurezza.

Come vedete c’è una bella lista di cose da fare e vedere a Durban. Quindi buona visita!

4 Comments

  • rama
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    Reply
  • lina
    14 Luglio 2022 at 14:14

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    Reply

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