Il Terranova non è certamente la prima provincia che viene in mente quando si pensa al Canada. L’isolamento della regione (è infatti una grande isola staccata dal resto del paese) fa si che questa sia una delle zone più autentiche del Canada che i locali chiamano “The Rock” (la roccia) per la sua conformazione caratteristica.

Questa isola canadese, che insieme al Labrador formano la provincia più a est del paese, è un altro Canada, con forti radici di folklore locale. Se cercate dunque un Canada insolito, eccolo: itinerario on the road in Terranova.
Indice articolo
Benvenuti in Terranova, perché andarci?


Quando andare, come arrivare e muoversi
Con l’aereo: non è immediato raggiungere il Terranova, nel senso che non esistono voli diretti dall’Italia. Occorre volare su Montreal, Toronto o Halifax e poi prendere un volo interno con Air Canada, Air Canada Rouge, Air Canada Express, Westjet, Sunwing, Porter airline.
L’aeroporto principale e più trafficato è quello della capitale St John’s, poi ci sono anche altri due aeroporti secondari Deer Lake e Gander, ma volare sul capoluogo è sicuramente la base migliore.
Con il traghetto: Se avete deciso di noleggiare l’auto sulla Terraferma, ad esempio ad Halifax in Nuova Scozia e volete portarla in Terranova, esiste una compagnia di traghetti, la Marine Atlantic che fa la spola tra North Sidney e Port Aux Basque e impiega 7 ore o da North Sidney ad Argentia in 16 ore che poi è a soli 130 km da St. John’s.
La macchina rimane il mezzo più comodo per girare l’isola. Esiste anche una compagnia di autobus, la DRL Coach, che non ha una rete capillare di fermate, ma collega le principali città, in questo modo però, non avrete la possibilità di vedere la vera anima dell’isola, che risiede nei villaggi dei pescatori sulla costa e nei parchi nazionali o provinciali con qualche deviazione.

Consiglio di noleggiare un SUV, in questo modo avrete una visuale più alta della strada, anche per avvistare meglio la fauna. Rispettate i limiti perché in Terranova sono frequenti gli incidenti dovuti alle alci che ora se ne contano 120.000 esemplari. Il Terranova infatti è la provincia con la più alta concentrazione di questi “giganti”.
Le compagnie di noleggio sono diverse e la mia esperienza con National Rent a Car è stata ottima, a parità di prezzo, con km illimitati, e tipologia di veicolo, era quella più economica.
Riguardo al periodo migliore, ovviamente l’estate è perfetta, con temperature medie in luglio e agosto di 20 gradi. Da maggio ad agosto potrete fare tante attività, tra cui Whale Wathcing e consiglio due compagnie testate ovvero :
Entrambe hanno escursioni giornaliere da St John’s o da Twillingate ed è sempre meglio prenotare, in estate i posti si esauriscono in fretta visto che le imbarcazioni sono piccole.

Il prezzo oscilla dalle 50 alle 70€ a persona e il tour dura 2 ore con anche la possibilità di fare altri avvistamenti come i puffin, i simpatici uccelli che sembrano dei mini pinguini.
Un viaggio in Terranova però può avere un altro obiettivo, quello di ammirare i grossi iceberg che si staccano dalla Groenlandia e arrivano galleggiando davanti alle coste della provincia per poi sciogliersi piano piano in qualche baia.
Il periodo ideale per avvistare questi giganti che sono davvero immensi, va da maggio a fine giugno.

Consiglio di iscrivervi ad un sito molto utile che vi manda una mail con un allarme quando vengono avvistati iceberg, fornendovi informazioni sulle coordinate in un mappa, quindi con dei bollettini giornalieri: Icebergfinder
Ottimo strumento da tenere sul telefono mentre si viaggia in Terranova, così da sapere dove andare a inseguirli. Del resto la zona è conosciuta come “Iceberg Alley“, il viale degli iceberg. Questo tratto di mare lungo 480 km vede il passaggio di almeno 20.000 – 40.000 iceberg all’anno portati qui dalle correnti, vi garantisco che è una grande emozione.

Scegliere l’itinerario
Quando si apre la cartina del Terranova, non si sa da che parte farsi per delineare un itinerario che contempli più cose possibili. Per girarlo tutto accuratamente occorrerebbe tanto tempo.
Due settimane sono l’ideale per andare da sud a nord e tornare indietro, tagliando trasversalmente l’isola ma rimanendo sostanzialmente nella parte est con deviazioni brevi e un giorno all’isola di Fogo Island che è un “Must to see“.
ITINERARIO CONSIGLIATO
- Giorni 1/2/3: St John’s notti
- Giorno 4: Avalon Peninsula – Witless Bay – Ferryland Lighthouse – Biscay Bay – Point La Haye – Roberts Bay notte
- Giorno 5: Brigus – Cupid – Cape Bonavista – Trinity notte
- Giorno 6: Trinity – Terranova National Park – Gander notte
- Giorno 7: Gros Morne National Park – Corner Book – Humber Village notte
- Giorno 8: Gros Morne National Park – Deer Lake – Western Pond crociera – Norris Point notte
- Giorno 9: Gros Morne National Park – Boy’s Cove notte
- Giorno 10: Fogo Island raggiungibile in traghetto notte
- Giorno 11: Twillingate – Gambo notte
- Giorno 12: Gambo – aereo precipitato – Dildo notte
- Giorno 13: St John’s notte
- Giorno 14: Volo per Montreal
Approfondimento tappe
Il Newfoundland, è stato scelto come nuova frontiera del turismo globale, quindi rimane una destinazione insolita ma anche molto ambita. Questo Canada è originale e unico, ha un suo fuso orario (mezz’ora avanti rispetto alle province dell’est), ha un suo dialetto e dunque un dizionario che riporta tutti i termini bizzarri.

Ha una storia che affonda radici molto lontane, con l’arrivo dei vichinghi nel 1000 d.C., che fondarono il primo nucleo europeo del Nord America ben 500 anni prima di Cristoforo Colombo.
Seguì Giovanni Caboto, il nostro italianissimo esploratore, seppur a servizio degli inglesi. Poi ancora arrivarono i portoghesi, francesi e spagnoli.
La gente del luogo è molto ospitale e l’ambiente che si respira è caldo e familiare. Ci sarebbero più delle semplici tappe che ho elencato, per entrare nel vero mondo del Terranova, ma per un primo assaggio di questa provincia, possono essere sufficienti per farvi venire la voglia di tornare.

St John’s
St John’s è un arcobaleno di case. Una tavolozza di colori.
Costruita sul porto, con le sue caratteristiche vie in salita e discesa, è spesso associata ad una piccola San Francisco. Questo piccolo gioiellino merita almeno 3 giorni di visita, per essere assaporata, vissuta ed esplorata in ogni suo angolo.


Non mancare la visita a Signal Hill, il piccolo porticciolo di Quidi Vidi (con il famoso birrificio), il giardino botanico, il mercatino del sabato dei contadini, gli edifici governativi, il maniero e le sue cattedrali, il forte centenario a picco sulle scogliere. In tutto questo, il grazioso centro cittadino con le vetrine delle attività un pò retrò e infine sosta café al Rocket Bakery.
Quidi Vidi si trova un pò fuori dal centro ma in un pittoresco villaggio con il più antico cottage di tutta l’America Settentrionale, il Mallard Cottage, datato 1750.


Il passatempo più bello comunque, rimane quello di passeggiare tra le case colorate di St John’s, la più antica città del Nordamerica, fondata nel 1528. “Jellybean-row” è l’appellativo datole perché le case di legno così addossate, sembrano delle file di caramelle gelatinose. Tra le vie più belle segnalo Bond st, Prescott st e Flavin st.
Probabilmente furono dipinte così nel passato, dai capitani delle navi che, arrivando sull’isola di Terranova, le avrebbero viste già dal mare.
Dopo la visita alla capitale può cominciare il vero e proprio itinerario on the road.

Avalon Peninsula
Chi è stato in Irlanda, potrebbe avere un deja vu. La costa lungo le tortuose strade è punteggiata di piccoli villaggi di pescatori. Questa è una regione importantissima perché ospita riserve ecologiche famose per l’avifauna, infatti la Witless Bay Ecological Reserve è uno dei miglior luoghi di cova per gli uccelli marini e in Terranova, ho proprio avuto il privilegio di vedere per la rima volta in vita mia i Puffin o pulcinella di mare.


Infatti le imbarcazioni, navigano sottocosta e a giugno/ luglio le escursioni mirano anche all’osservazione delle balene.
Indubbiamente, quello che mi è rimasto più impresso di questa penisola, è il picnic al famoso faro di Ferryland che è uno dei primi insediamenti dell’America Settentrionale, fondata nel 1620.
Ovviamente il Terranova è costellato di fari, vecchi, restaurati, alcuni aperti come questi all’interno del quale si trova un ristorantino che fornisce a pagamento coperte e cestino colmo di prelibatezze, che le persone possono gustarsele sul prato guardando l’oceano.



Prosegue l’on The Road in Terranova, continuando il loop dell’Avalon Peninsula in senso orario. Si susseguono senza sosta, graziosi villaggi di pescatori che ogni volta vi faranno esclamare “oddio io qui ci abiterei”.
Lo ammetto, una delle zone che ho amato di più di questa provincia del Canada Orientale. Trinity è una perla. Il villaggio come molti ha vista oceano e molte vecchie abitazioni sono state convertite in musei.
Qui il tempo sembra essersi fermato. All’altezza di Clarenville si esce dalla Trans Canada Highway per prendere la Route 230 che in un’oretta vi farà arrivare al sonnacchioso vecchio centro.
Un suggestiva chiesa anglicana sembra disegnata con il pennello, le staccionate appena tinteggiate e la brezza marina, cosa volere di più?

Tra le case il luccichio del mare fa capolino e dal porto parte un bellissimo sentiero natura che si chiama SKERWINK TRAIL, è lungo poco più di 5 km e consente di ammirare la baia in tutta la sua bellezza. Attenzione alle giornate ventose, assai frequenti, visto il percorso che attraversa zone a picco sull’Oceano.


La Penisola di Bonavista presenta nel suo capo altri meravigliosi scorci, dal faro cicciotto a righe rossi e bianco “ai piedi” del quale si trova la statua di Giovanni Caboto, esploratore veneziano e infatti c’è anche una targhetta in Italiano che lo commemora.
Il Villaggio è pieno di gallerie d’arte, cafè e ristorantini di pesce.
Credo di aver visto qui uno dei tramonti più belli della mia vita, nel silenzio della natura, al passaggio degli iceberg all’orizzonte e con la visita di un’amica curiosa.

Terranova National Park
Una volta ripresa la Trans Canada verso nord, si attraversa il bellissimo Terranova National Park, fondato nel 1957. Una landa sconfinata di laghi e boschi a perdita d’occhio.
All’interno alci, orsi neri e altri piccoli animaletti. Al Tourist information ci sono tante cartine con la sentieristica e delle zone panoramiche, oltre all’elenco delle attività da fare.
La pace regna sovrana e si incontrano subito le famose panchine rosse del Canada, dislocate un pò ovunque nel paese.


Gros Morne National Park
La Penisola settentrionale, è forse, sicuramente la più affascinante di tutto il Terranova. E’ qui che si trovano siti patrimonio UNESCO, l’Anse aux Meadows che è stato fondato 1000 anni fa da vichinghi che arrivarono qui prima di ogni altro esploratore europeo e il Gros Morne appunto, che con i suoi laghi e fiordi è stato soprannominato la “Norvegia del Canada“.
Nel 1987 questo parco è stato dichiarato patrimonio dell’umanità. All’interno infatti, con i corsi d’acqua che si insinuano nell’entroterra e soprattutto per le rocce presenti che a livello geologico rappresentato una banca dati importantissima per i ricercatori.
Quindi, provenendo dal sud dell’isola di Terranova, una volta attraversato Bishop’s falls e Grand fall-windsor, regioni famose per la pesca al salmone, si giunge a Deer Lake che la porta d’ingresso del maestoso parco, fiore all’occhiello della provincia.


Dopo Wiltondale, il parco si dirama in due parti, est e ovest divise dal mare, comunque collegate da traghettini giornalieri. La parte ovest è sicuramente quella più affascinante da Norris Point, a Lobster Cove, Rocky Harbour fino a Sally’s Cove.
Immancabile l’escursione giornaliera in barca del Western Brook Pond, un suggestivo fiordo d’acqua dolce con cascate che scendono sull’insenatura. E’ natura allo stato puro.
Si lascia la macchina al parcheggio vicino alla strada costiera principale e si intraprende un percorso a piedi di 3 km tra paludi e passerelle, per raggiungere il molo di attracco.

L’operatore di cui ho usufruito è Bontours. Si prenota online nel sito, scegliendo data e ora e si arriva 20 min prima al punto di imbarco. L’uscita dura due ore con una guida che ogni tanto spiega il territorio.
Fogo Island
Da Farewall, a 60 da Twillingate, si prende un traghetto che raggiunge l’isola di Fogo in soli ’45 minuti. Un’altra tappa immancabile. Nel giusto periodo, da aprile a giugno, questa piccola isola vede forse è il luogo dove avrete modo di vedere da vicino gli iceberg. Molti di questi infatti si sciolgono in una delle baie di questa piccola isola.



Qui di turisti stranieri ne vedono ben pochi e di Italiani men che meno.
E’ ricca di tradizioni ancora genuine, come le coperte in Quilt multicolore e casine di legno di pescatori scricchiolanti.
Colonizzata intorno al 1960, Fogo Island è un luogo affascinante da visitare con le sue strade tortuose e le dolci colline rocciose. Joe Batt’s Arm, Tilting, Seldom sono sono alcuni dei villaggi pittoreschi. Qui le radici irlandesi si sentono ancora di più.
Unica considerazione, il traghetto non è mai in orario, parte spesso in ritardo me cercate di arrivare in tempo.
Operatore Provincial Ferry Services e qui le tariffe. Si può imbarcare anche l’auto.


Considerazioni
Il Canada è un paese immenso, il secondo più grande del mondo. Le persone che lo visitano, almeno per le prime volte, sono solite andare in Quebec e Ontario per quanto riguarda l’est e in British Columbia o Alberta per quanto riguarda l’ovest.
Ma c’è tantissimo altro, dal Manitoba, se volete vedere la migrazione degli orsi polari, alla Nuova Scozia, fino al Terranova appunto.
Considerate che a parte a St. John’s che è la capitale, non avrete tanta scelta di strutture lungo il vostro itinerario. Si tratta prevalentemente di guest house e b&b da prenotare con largo anticipo, specialmente nel periodo di avvistamento degli iceberg.


Rimane un Canada ancora inesplorato, con forti radici tramandate di generazioni in generazioni, dalla pesca all’artigianato locale. Forse il fatto che sia un’isola distaccata dal continente ha fatto sì che rimanesse ancora così, vera, senza il turismo di massa che ha preso piede da altre parti più rinomate (vedi Cascate del Niagara).
Quindi, perché non considerate la Provincia del terranova per vedere un Canada più autentico?
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